Questo blog è uno spazio libero e ci piace riempirlo con contenuti di valore, presi dalla cronaca politica, dalla storia, dalle scienze e tecnologie. Concedeteci, stavolta, di cambiare registro e di parlare un po’ di noi.
Barricata Liberale nasce da un gruppo di visionari dalle diverse provenienze e sensibilità politiche, ma tutti riuniti intorno a un unico ideale: quello del liberalismo. Nasce su Twitter, come chat di un gruppo che piano piano cresce. E ha funzionato fin da subito, talmente bene che il social dell'(ex, ahimé) uccellino dopo poco non ci è bastato più.
Questo blog ci parse all’epoca come il passo successivo più naturale: abbiamo moltissime idee, opinioni, approfondimenti da condividere con voi, quale migliore spazio?
Ma è nel 2021 che tutto cambia, se volete i dettagli scabrosi, intorno a una tavola, a Firenze, davanti a una succulenta fiorentina: è in quel rendez-vous che viene fuori la decisione di fare della Barricata qualcosa di più di un semplice raccoglitore di scritti, mossi dalle convinzioni che quelle idee, quelle opinioni e quegli approfondimenti non siamo gli unici a pensarli, sentirli, farli propri e che vi sia un enorme bisogno di riscoprire cosa sia il vero liberalismo: rimettere la libertà individuale al centro della vita sociale. “We won’t settle for less”, disse Barack Obama nel discorso inaugurale del suo primo quadriennio da presidente, “Non ci accontenteremo”. Programma ambizioso.
Tanto ambizioso che in quel giorno a Firenze ci siamo resi conto che questo blog avrebbe avuto un senso molto più compiuto se, alle sue spalle, quel gruppo di visionari si fosse dato un’organizzazione.
Per questo motivo, Barricata Liberale nel 2024 si costituisce in associazione senza scopo di lucro. Ce n’è voluto di tempo da quel pranzo di tre anni fa, lo spazio che possiamo dedicare a quest’avventura è letteralmente “rubato” alle nostre vite, famiglie, notti. Chi scrive su questo blog, chi lo manutiene, chi si è occupato delle infinite scartoffie che lo stato richiede per concedere il riconoscimento formale a un’associazione (un motivo in più, quello della lotta alla burocrazia inutile, per riscoprire il liberalismo), chi gestisce le (poche, pochissime) finanze, chi alimenta le discussioni, chi progetta il futuro dell’associazione, chi pensa alle prossime attività, chi si occupa degli account social, tutti noi siamo solo dei volontari. Insomma, rubiamo tempo ai nostri cari, ma per una buona causa. Perché in questo progetto ci crediamo.
Avrete notato due grosse novità sul blog: abbiamo inserito il pulsante “Buy me a coffee” (se non l’avete notato, è in basso a destra). L’esserci costituiti in associazione ci ha consentito anche di aprire un conto corrente istituzionale, al quale, bontà vostra, potrete contribuire per vedere questo progetto fiorire sempre di più. I soldi versati saranno utilizzati esclusivamente per le attività associative e ne avremo bisogno: grandi novità sono in arrivo e non ve ne parliamo ora solo perché stiamo ancora definendo tutti i dettagli… Barricata è una famiglia che vuole crescere e stiamo facendo di tutto perché ciò avvenga. Stay tuned.
La seconda novità è che abbiamo cambiato la palette dei colori del sito e del logo che, inoltre, si ingrandisce. La scelta è andata sul blu e il giallo per la fenice e le ragioni sono presto dette.
Giallo e blu sono i colori dell’Europa. Barricata Liberale si riconosce fin dalla sua nascita come europeista e su questo non transigiamo. Se gli opposti estremismi di destra e di sinistra (e anche certi “centrismi”) mal sopportano la presenza di Bruxelles, ognuno per le proprie peculiari ragioni, noi ci collochiamo all’estremo opposto: non esiste Italia senza Europa, esistono gli Stati Uniti d’Europa con l’Italia come membro imprescindibile.
Giallo e blu ci ricordano che la pax europaea, purtroppo, per milioni di nostri vicini da anni è un sogno. Barricata Liberale non è un movimento pacifista, Barricata Liberale aborrisce chi quelle guerre le inizia, spinto da interessi loschi o da megalomanie dittatoriali e sostiene il diritto dei popoli alla propria difesa, anche armata. Sì, stiamo parlando di Putin e, sì, stiamo parlando dell’Ucraina.
Giallo e blu sono i colori del liberalismo: due colori bellissimi, primari, primordiali. Quasi a puntualizzare che la libertà è un bisogno fondamentale dell’esistenza umana.
Nel bailamme di tutti questi cambiamenti, una cosa è rimasta uguale, il nostro motto. Siate la libertà, non il giogo che la soffoca ci ricorda che la libertà è una scelta che, individualmente e come membri della società, rinnoviamo ogni giorno. Ogni giorno scegliamo di rispettare le libere espressioni personali anche se lontanissime dalle nostre sensibilità, ogni giorno scegliamo di rendere la vita facile e sostenere chi crea ricchezza e lavoro responsabilmente, contribuendo a far girare il volano del benessere di tutti, ogni giorno scegliamo di difendere il diritto di ciascuno di noi di determinare il proprio futuro e non essere il pupazzo del dittatore o della dottrina di turno.
Ogni giorno scegliamo. E da anni ormai, noi ogni giorno scegliamo di ritrovarci in Barricata Liberale.