La domanda non è affatto retorica e mi arrovella sotto l’ombrellone, qui lungo le spiagge dello stupendo mar Jonio.
Questo momento in cui scrivo è il primo dopo pranzo, quello seguito al bagno in mare e alle trofie al pesto e prima di cedere all’abbiocco sottopongo al popolo libberale la domanda, sperando che qualche risposta possa arrivare.
D’altra parte se non si pensa a programmare ad agosto ed in vista di settembre, poi in autunno è già tardi e le possibili elezioni anticipate incombono.
Sono rimasto colpito da Marattin a tenere il ritmo a petto ignudo davanti alla griglia ed ai suoi amici; colpito soprattutto perché -se non ho capito male- io e lui siamo coscritti e lui è molto meno canuto e panzuto di me e questo è motivo di invidia.
Non tiriamo in ballo né il compagno Calenda né l’arabeggiante Renzi, la fondazione del partito unico dei liberali non può legarsi ai personalismi di due primedonne.
Si ho scritto partito unico liberale, proprio bel mondo fatto di galassie liberali (e radicali) perché io al campo largo credo e il campo largo dei liberali serve.